La perdita dell’udito da rumore è tra i problemi più diffusi tra i lavoratori dell’industria manifatturiera. Questa condizione è spesso causata dall’esposizione cronica ad emissioni che superano gli 85 decibel, cosa piuttosto comune negli impianti di produzione.
Le aziende prevengono gli effetti dannosi che i macchinari rumorosi hanno sui dipendenti tramite l’impiego di appositi silenziatori industriali. A seconda del tipo di attività, della tipologia degli ambienti in cui essa si svolge, e ai diversi macchinari utilizzati, vengono utilizzati silenziatori diversi per ridurre il più efficacemente possibile i livelli di rumore pericolosi. In questo articolo una breve presentazione dei silenziatori industriali più utilizzati e del loro impiego nei diversi ambiti.
Per un excursus su livelli di rumore e loro pericolosità, leggi l’articolo dedicato “Nozioni di base sul rumore”
Silenziatori reattivi
In tutto e per tutto simili a quelli utilizzati nella silenziazione degli scarichi delle automobili, i silenziatori reattivi industriali sono strutturati in camere multiple e tubi forati. I fori presenti lungo il corpo dei tubi deviano le onde sonore riflettendole verso la sorgente stessa, riducendo di molto la pressione emessa all’esterno.
La caratteristica di questi silenziatori è che essi non sono provvisti di nessun sistema di isolamento acustico, ma operano esclusivamente tramite dispersione e riflessione delle onde sonore.
Tra i vantaggi più grandi nell’impiego di questa tipologia di silenziatori c’è la facilità di manutenzione. Le loro dimensioni molto ridotte inoltre li rende particolarmente adatti per motori e sistemi di scarico di ogni sorta.
I silenziatori reattivi quindi sono comunemente usati per macchine a velocità fissa, come generatori e soffianti.
Silenziatori ad assorbimento
Come è facile intuire dal nome, i silenziatori da assorbimento attenuano il suono assorbendo la pressione sonora, tramite materiali fibrosi e porosi appositamente progettati. Diffondendosi attraverso di essi, l’energia sonora viene in parte trasformata in energia termica, successivamente dispersa nell’aria.
Tra le variazioni apportabili a questo tipo di silenziatori vi è sicuramente lo spessore del materiale fonoassorbente. Esso dipende dal tipo di impiego e soprattutto dalla natura del rumore da attenuare.
I silenziatori ad assorbimento sono molto efficaci con rumori ad alta frequenza, ovvero compresa tra i 500 e gli 8k Hz. All’ispessimento del rivestimento fonoassorbente corrisponde tuttavia una maggiore resa in termini di assorbimento. Ecco allora che nel caso in cui si vogliano trattare rumori compresi in un range di frequenza più basso, si dovrà ispessire il rivestimento.
I silenziatori ad assorbimento sono comunemente utilizzati nei compressori centrifughi, nei ventilatori industriali e negli ingressi e nei sistemi di scarico di turbine a gas e ventilatori.
Silenziatori di sfiato del vapore
I silenziatori di sfiato del vapore sono invece progettati per attenuare la quantità di rumore generato da gas o vapori. Essi lavorano in maniera differente rispetto ai due precedentemente descritti. Infatti non riflettono le onde sonore, e non sempre vedono l’utilizzo di materiali fonoassorbenti.
I silenziatori di sfiato “filtrano” il flusso di gas o di vapore pressurizzato che esce da una tubazione ad alte velocità e pressione, “diffondendo” e disperdendo nell’aria la sua energia, e quindi il rumore.
Questi silenziatori sono comunemente utilizzati nei generatori di vapore e negli sfiati ad alta pressione in generale, come ad esempio negli scarichi delle valvole di sicurezza, negli spurghi e nei generatori di vapore. Vi è loro largo impiego anche nella lavorazione di gas e petrolio e nell’industria chimica.